
Ero proprio curiosa di leggere questo esordio letterario di Pupo, che all’ anagrafe conosciamo come Enzo Ghinazzi. L’autore, che nella vita è un personaggio allegro e sciolto, sceglie un genere letterario che non si presta molto alla sua natura; sceglie invece di rinchiudersi negli schemi rigidi del giallo, e adotta uno stile più asciutto e finalizzato alla trama.
“La confessione” è un titolo accattivante e insieme alla copertina con quel cancello spigoloso e i colori un pò spenti e tetri mi hanno spinta a leggere questo romanzo tanto discusso!
Anche se non sono una patita di gialli, l’ho trovata una lettura piacevole, il ritmo è scorrevole e la fine piuttosto originale. Certo qualche domanda potrebbe sorgere spontanea: il mondo dello spettacolo sarà davvero un covo di “arrivisti” come lascia intendere l’autore? Mi sa di sì…! E’ un libro autobiografico? Molto probabile.
Chico infatti, sembra rispecchiare molto della vita dell’autore: il suo mestiere di cantautore, il suo paese, la passione per il gioco, l’essere stato anche il conduttore di una trasmissione. Ovviamente ha preso molti spunti dalla sua reale vita e magari li ha camuffati un pò, ma credo sia quello che farebbe qualsiasi persona alle prese con il suo primo libro!
La storia parla proprio come dice il titolo di una confessione. Questa confessione farà da guida a tutta la narrazione e ci spiegherà come realmente sono andate le cose. Ovviamente come in ogni libro giallo vi è un morto e sarà proprio questa morte a far scatenare tutto il putiferio tra i potenti del mondo dello spettacolo.
In amore, si sa, a prescindere dai meriti di ognuno, ci sono e ci saranno sempre vincitori e vinti.
“La confessione” mette in evidenza i lati più marci del modo dello spettacolo e in particolare del festival di Sanremo, parla inoltre del gioco d’azzardo, gli imbrogli con i televoti e di tanto altro ancora.
… l’amore tradito può diventare una ferita profonda nell’anima di una persona.
I personaggi sono presentati in modo accurato e ben inquadrati. Non sono molti e sono facilmente distinguibili e non si fa confusione alcuna.
La scrittura è gradevole e curata, molto semplice ma allo stesso tempo scorrevole.
Si legge volentieri.
Il libro scorre molto fluido e l’ho trovato ben strutturato. Libro da ombrellone senza grandi pretese come é giusto che sia….
Lo consiglio?
Ne vale la pena? Dipende dalle aspettative. Se siete cultori del giallo, probabilmente a metà lettura avrete già capito dove andrà a parare la trama. Se siete interessati al mondo della canzone e della tv potrebbe darvi da riflettere. Lettura consigliata a chi non ha troppe pretese e vuole passare un pomeriggio in compagnia di complotti e sotterfugi da capire.
Mi chiamo Flavia Di Franco, nata nel 1985 in Calabria, ma da qualche anno trasferita in Francia, dove ho deciso di condividere le mie passioni con tutti voi attraverso i social media. Da Luglio 2020 ho avviato una collaborazione con Life factory Magazine e con Case Editrici che mi supportano e forniscono materiale per condividerli con voi e aiutarvi in alcune scelte. Io credo nel potere dei social media e punto tutto su questo campo per esprimere le mie esperienze e darvi il supporto necessario.
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