Curatore: M. D’Orta
Editore: Mondadori
Formato: Tascabile
Pagine: 154 p.
Io speriamo che me la cavo. Sessanta temi di bambini napoletani è un libro scritto nel 1990 dal maestro Marcello D’Orta sotto forma di sessanta temi svolti da ragazzi di una scuola elementare della città di Arzano. Questo volumetto fu subito boom editoriale. Leggendolo ora, capisco il perché.
Mette in mostra quel dolce-amaro di una faglia sociale e culturale tra due Italie divise dal benessere.
Da questo libro fu tratto il film omonimo del 1992, che ho adorato, interpretato da Paolo Villaggio. Vi consiglio la visione di tale pellicola se non lo avete ancora fatto.
Nel 2007, l’opera diventa anche una commedia musicale con Maurizio Casagrande.
Il titolo del libro è tratto dalla frase con cui un alunno, il più scalmanato di tutti ha incentrato il suo tema sull’Apocalisse.
Nei loro scritti, i bambini raccontano con innocenza, umorismo e forme dialettali alcune delle loro storie di vita quotidiana. Spiegano al mondo pezzi della loro vita che osservano con i loro piccoli occhi innocenti. Spiegano a loro modo fenomeni imponenti e più grandi di loro come la camorra, il contrabbando, la prostituzione, gravidanze inaspettate, la miseria.
In alcuni momenti bisogna soffermarci ad analizzare l’ambiente che i bambini di napoli ci descrivono, seppure in modo divertente, con questi temi e queste poche righe ci affacciamo su una realtà che non riusciamo ad immaginare bene! Questo è quello che loro hanno vissuto e che vogliono trasmetterci senza malizia e rancori.
La forma dialettale sembra ancora essere la principale forma di espressione in alcuni contesti, anche nelle nuove generazioni. Non bisogna dimenticare le proprie radici, questo è vero, ma bisogna anche evolversi e avere sete di conoscenza e speranze in un futuro migliore. Proprio questo trasmettono questi bimbi con i loro temi: speranza in un mondo migliore!
Un affresco sul disagio socio-economico del sud, dove troppo spesso lo Stato è assente, inefficiente e corrotto. Nonostante tutto però, dal racconto si evince un popolo pieno di cittadini che con coraggio vivono in modo onesto e dignitoso, non cedendo al richiamo dei soldi facili.
Consigliato sicuramente a chi vuole intraprendere una lettura veloce e a chi vuole trascorrere qualche ora in allegria. Consiglio tale libro anche a chi vuole però soffermarsi a guardare il mondo con gli occhi di un bambino.
Buone letture!
Mi chiamo Flavia Di Franco, nata nel 1985 in Calabria, ma da qualche anno trasferita in Francia, dove ho deciso di condividere le mie passioni con tutti voi attraverso i social media. Da Luglio 2020 ho avviato una collaborazione con Life factory Magazine e con Case Editrici che mi supportano e forniscono materiale per condividerli con voi e aiutarvi in alcune scelte. Io credo nel potere dei social media e punto tutto su questo campo per esprimere le mie esperienze e darvi il supporto necessario.
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